Il 1 marzo 1815 Napoleone sbarcò al Golfo Juan, nei pressi di Marsiglia; poi, con l’aiuto di poche centinaia di soldati, fece rientro a Parigi e riconquistò il potere. Pochi giorni dopo cercò di rassicurare le potenze europee dichiarando che egli non avrebbe turbato la pace del continente, ma i governanti riuniti nel Congresso di Vienna, il 13 marzo, fecero una dichiarazione pubblica definendo Napoleone “nemico e perturbatore della pace del mondo”.
Allora Bonaparte decise di attaccare per primo colpendo le truppe britanniche e prussiane di stanza in Belgio. Con 130.000 soldati iniziò la campagna vincendo la prima battaglia, a Ligny, il 16 giugno.
A Ligny, l’efficiente comunicazione tra i vari reparti dell’esercito, che era sempre stata una delle caratteristiche vincenti delle armate napoleoniche, aveva fatto registrare alcune difficoltà. La battaglia di Waterloo si svolse il 18 giugno nella pianura di Waterloo, in Belgio. Inizialmente le forze di Napoleone erano superiori a quelle avversarie, non essendo ancora avvenuto il ricongiungimento tra Britannici e Prussiani, ma i Francesi non sfruttarono la situazione e dopo vari errori tattici furono sconfitti. Alla fine esiliato nell’isola di Sant’Elena.
