Caduta Impero romano d’Occidente avviene nel 476, anno in cui Odoacre depose l’ultimo imperatore romano d’Occidente, Romolo Augustolo.
Cade l’impero d’Occidente
Intorno alla metà del V secolo gli imperatori romani non erano ormai più in grado di governare i loro ampi territori: in numerose province, di fatto, erano i generali barbari, a capo di truppe a loro fedeli, a detenere il potere. L’impero romano d’Occidente cessava di esistere. Gli storici considerano il 476 la data che segna l’inizio del medioevo. Un impero romano, però, continuava a vivere a Oriente: la sua storia, tra alterne fortune, continuò per altri mille anni.
Gli storici si sono interrogati a lungo sulle cause della caduta dell’impero romano d’Occidente e oggi pensano che essa non fu determinata solo delle invasioni dei barbari. Già dal II secolo, infatti, erano comparsi i primi segnali di crisi: erano finite le guerre di conquista e di espansione. I territori imperiali erano vastissimi, composti da popoli diversi e sempre più difficili da governare; crescevano le difficoltà economiche. La presenza di pericoli ai confini accrebbe il potere degli eserciti, e poiché i Romani cercavano sempre più di evitare di entrare nell’esercito, rese necessario arruolare mercenari tra i popoli germanici. In questa situazione le continue migrazioni delle popolazioni barbariche dettero solo il colpo di grazia.
Due punti di vista diversi
Gli spostamenti delle popolazioni germaniche verso l’Europa sono stati a lungo definiti in Italia “invasioni barbariche”. Questa espressione dal valore negativo ha avuto origine dal modo in cui gli antichi Romani vissero l’arrivo dei barbari nei territori dell’impero, che diede loro la sensazione della fine della civiltà romana.
Gli unici documenti scritti arrivati sino a noi che descrivono questi eventi sono quelli di parte romana, perché i Germani non conoscevano la scrittura e non hanno lasciato testimonianze. Il loro punto d vista fu però sicuramente diverso: essi si muovevano verso occidente semplicemente alla ricerca di migliori condizioni di vita.
