Il documentario, girato nel gennaio del 2017 nelle Filippine, ripercorre alcuni dei più importanti momenti di festa nell’arcipelago. L’idea è quella di mostrare una finestra sul mondo contemporaneo di queste isole, un mondo aperto, mobile e dinamico, dove le connessioni tra culture sono sempre più fitte, veloci e vengono da lontano. Questa apertura verso l’altro ha portato anche grande paura per sè stessi e nei confronti dell’altro; il documentario si concentra invece sulle ricchezze ottenute da questi incontri, per un nuovo sguardo sul concetto di “invasione”.
Magkakahalo, in tagalog, significa misto. e mostra alcuni aspetti di stratificazione culturale filippina dovuta a l’incontro con vari popoli nei secoli, come i cinesi e gli spagnoli, stratificazione ormai ben radicata nella società contemporanea.
Il tema approfondito è quello del cibo e delle feste: il 9 gennaio si celebra il Cristo Nero a Manila, la capitale delle Filippine; la leggenda vuole che una statua del Cristo arrivò sulle coste delle Filippine sopravvivendo ad un incendio. Da allora è stata considerata miracolosa.
Qualche giorno dopo, il 15 gennaio ci spostiamo nell’antica città di Cebu per festeggiare il Sinulog Festival; Qui, all’arrivo degli spagnoli, la figura del Gesù Bambino è stata assimilata e rielaborata dando vita al festival del Sinulog con i suoi colori , le sue musiche e i suoi milioni di partecipanti che accorrono da tutto il paese.
Il 22 gennaio andiamo invece nel Nord dell’isola, a Vigan, il vecchio porto internazionale; dal Messico arriva la salsiccia che ha dato unita all’aceto locale una grande spinta economica a questa città. Insieme alla Longganisa, la salsiccia, è festeggiato S. Paolo, il patrono della città
Infine il 28 Gennaio torniamo a Manila per festeggiare il capodanno cinese a Binondo, la China Town più antica del mondo; Questa numerosa comunità cinese porta con sè celebrazioni e feste ma i Filippini di Manila non mancano di partecipare con entusiasmo