Carlo Goldoni vita e opere
Carlo Goldoni nacque a Venezia nel 1701. Seguendo i desideri del padre, si laureò in legge e intraprese la professione di avvocato, ma l’amore per il teatro. Dal 1734 Goldoni iniziò a collaborare con i vari teatri di Venezia, scrivendo scene singole e seguendo le compagnie nelle tournèe. Nelle sue opere, adoperò sia l’italiano che il veneziano e, negli anni più tardi, il francese.
Intorno al 1750 Goldoni avviò quella riforma del teatro che lo avrebbe reso celebre: per la prima volta, agli attori è imposto il rispetto del testo letterario, interamente scritto.
Risalgono a questo periodo testi notissimi come La locandiera, La serva amorosa, Il campiello, Trilogia della villeggiatura, I rustegli.
Dal 1762 si trasferì a Parigi, dove incontrò grande successo; lì morì nel 1793.
Le opere:
- Momoires (1784-87): Le sue Memorie, scritte in lingua francese, sono l’opera che meglio descrive la vita avventurosa e la dedizione al teatro del nostro autore.
- Commedie: sono 120, scritte durante tutta la sua vita, alcune in versi, 12 in dialetto veneziano, 2 in francese. Fra le più note ricordiamo: Momolo cortesean, La donna di garbo, La vedova scaltra, Il bugiardo, La locandiera, I rusteghi, Le smanie della villeggiatura, Il ventaglio e Il burbero benefico (queste due ultime scritte in francese).
- La locandiera: La vicenda, ambientata a Firenze, ruota intorno al personaggio di Mirandolina, padrona di una locanda. Il Conte d’Albafiorita e il Marchesse di Forlipopoli, ospiti della locanda, sono entrambi innamorati della padrona e tentano di conquistare il suo cuore offrendole doni e protezione. Nella locanda c’è un terzo ospite, il misogino Cavaliere di Ripafratta. Mirandolina, abituata a vedersi corteggiata, si sente offesa dall’insensibilità che il Cavaliere dimostra nei confronti del suo fascino e tenta così di conquistarlo. Vi riesce, ma le cose si complicano quando iniziano a nascere gelosie e tensioni fra i tre ospiti, cosicché Mirandolina decide di svelare il suo gioco, mettendo tutti al corrente di avere scelto come futuro compagno il cameriere Fabrizio, segretamente innamorato di lei. I tre pretendenti non possono così fare altro che rassegnarsi, dopo aver ammesso che la locandiera è davvero «una gran donna».
