Martin Luther King nacque il 15 gennaio 1929 anno del crollo della Borsa di New York. L’ inizio di una gravissima crisi per l’economia mondiale ad Atlanta, capitale della Georgia.
Nell’infanzia e da ragazzo, pur crescendo in un ambiente famigliare privilegiato rispetto alla maggioranza degli Afroamericani, egli prese gradatamente conoscenza della discriminazione razziale: infatti erano molte le attività che un nero non poteva svolgere e i luoghi nei quali non poteva andare.
In ogni angolo della città comparivano le impietose parole “Solo per Bianchi“, scritte all’ingresso dei locali pubblici.
C’era un luogo nel quale Martin Luther King sentiva di non aver paura di niente: la chiesa in cui suo padre, pastore battista, affascinava i fedeli con prediche appassionate. Nel 1947, a soli 17 anni, Martin maturò la decisione di diventare anch’egli pastore battista. Il suo primo incarico lo svolse a Montgomery, nell’Alabama.
Qui il 2 dicembre 1955 avvenne un episodio che avrebbe avuto importanti conseguenze: una cittadina dalla pelle nera, Rosa Park, si rifiutò di cedere il posto sull’autobus a un bianco. Il suo arresto causò un’azione di boicottaggio da parte dei neri.
Dopo il successo del boicottaggio degli autobus, Martin fu eletto capo del Movimento per i diritti civili.
Da allora in poi per lui cominciò una nuova vita: viaggiò da una costa all’altra degli Stati Uniti, partecipò ad assemblee e manifestazioni non violente, scrisse libri e pronunciò discorsi che impressionavano gli ascoltatori.
Cosa Organizza?
Nel 1963 organizzò un’imponente marcia per i diritti civili a Washington, capitale federale degli Stati Uniti. Era il 28 agosto, il clima era teso. Era ancora vivo il ricordo di quando era avvenuto a Birmingham pochi mesi prima, quando il capo della polizia locale aveva aizzato i cani contro i manifestanti neri non violenti.
A quell’episodio erano seguite enormi proteste internazionali che avevano costretto le autorità ad abolire le leggi segregazioniste. Ora, King tornava in pizza per un impegno ancora più importante.
Poco dopo King si trovò immerso in un’enorme massa di persone. Al termine della manifestazione egli pronunciò il suo più celebre discorso, “Io ho un sogno”.
Martin Luther King ottenne nel 1964 il Premio Nobel per la Pace. Negli anni successivi il suo impegno per ottenere i diritti civili per i neri d’America divenne sempre più forte. Finché la sua lotta non venne interrotta il 4 aprile 1968, quando fu assassinato.
La notizia fece il giro del mondo creando sgomento e commozione, ma anche rabbia e reazioni violente fra gli Afroamericani.